Al via la terza edizione di Transmission Bands

Dal 15 al 17 ottobre a La Torre e a La Tenda di Modena

13 Ottobre 2020

Torna anche quest’anno, per la sua terza edizione, Transmission Bands, rassegna nata assieme allo spazio de La Torre, luogo performativo ottenuto dal recupero architettonico di una nuova sezione del complesso industriale ex-Amiu di via Morandi 71, all’interno del Centro Musica_71MusicHub.
Transmission Bands propone, da giovedì 15 a domenica 18 ottobre, tre eventi focalizzati sulla contaminazione tra le arti, tra musica e immagine, con ospiti di caratura nazionale e nuove promesse della scena artistica locale.
In una formula inedita per Transmission Bands, La Torre ospiterà un’installazione audio video mentre i concerti si sposteranno a La Tenda di viale Monte Kosica, una scelta obbligata dalla situazione contingente e in un’ottica di rispetto delle norme di contenimento della pandemia Covid19, al fine di permettere una maggiore affluenza di pubblico data la capienza ridotta de La Torre.

L’installazione multimediale, ospitata a La Torre per tutta la durata del festival, è a cura di Michele Ronchetti. Il titolo recita “Sei Lavoro” e ha l’obiettivo di rappresentare la nuova concezione di lavoro ormai divenuta quotidiana nelle nostre vite. Le piattaforme di intrattenimento audiovisivo costringono le nostre esistenze ad una forma di lavoro inconsapevolmente radicata nel presente, dipendente da tutti i servizi che sfruttiamo. Storicamente il lavoro è specchio esistenziale, scandisce le nostre giornate, ci definisce in base al ruolo che ricopriamo. Oggi più che mai siamo circondati da informazioni e ci nutriamo di servizi che contribuiscono ad una formazione implicita, ad un cambiamento costante, servendo inconsapevolmente chi ci offre la possibilità di occupare il nostro tempo.
Giocando con la coscienza degli utenti, l’opera è il lavoro stesso; rappresenta il visitatore che diviene lavoratore passivo all’interno del sistema, come nel web in cui l’utenza diventa essa stessa cuore pulsante del servizio che sceglie (ingresso gratuito).

Il primo concerto in programma è il 15 ottobre presso La Tenda e vede protagonista Andrea Faccioli a.k.a Cabeki che presenta il nuovo album di recente pubblicazione “Da qui i grattaceli erano meravigliosi”, uscito per Lady Blunt Records. Anche se la sua musica non può essere definita “ambient” tout-court, il processo realizzativo spazia dal sapiente utilizzo dell’elettronica ai suoni acustici prodotti dalle sue chitarre. L’obiettivo è quello di creare una musica descrittiva di paesaggi immaginari e nel caso di questo lavoro futuribili visto che essa porta in un futuro non troppo lontano nel quale le strutture architettoniche d’acciaio si staglieranno nelle sky-lines urbane a testimonianza di un’era, forse, passata (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria).

Venerdì 16 ottobre si ritorna a La Torre per l’inaugurazione dell’installazione ZERO A/V del collettivo torinese SPIME.IM (visitabile fino a domenica 18, dalle 16:00 alle 20:00). Dalle identità false a un flusso di immagini di coscienza, ZERO è un viaggio dimensionale attraverso lo spettro dell’umanità. Immagina il presente come un punto di non ritorno, la fine di un viaggio instabile nella realtà attraverso una sequenza di immagini. ZERO è il punto che stiamo tutti sperimentando ora, un punto di sconfinamento tra ciò che abbiamo creato e distrutto e ciò che faremo d’ora in poi.
SPIME.IM è un collettivo artistico che ha lo scopo di indagare, attraverso progetti transmediali, le estetiche e i linguaggi derivati dall’affermarsi della realtà digitale. Usa la tecnologia, l’arte tridimensionale e la musica elettronica per tessere esperienze audio- video immersive, che esplorano i confini dell’identità, della corporeità e della percezione (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria).

Ultimo appuntamento con la musica live è in programma sabato 17 ottobre a La Tenda con un duo d’eccezione che supera il concetto di jazz ed elettronica, quello formato da Davide Tomat e Gianluca Petrella, che presentano il loro album d’esordio “Kepler”. Quello dei due artisti di base a Torino, ma internazionali per vocazione e cultura, è un flusso magnetico che mastica ambient e drone music, con spigolosità IDM e verticalismi dubstep. “Kepler”, fresco di pubblicazione su K7! Records, testimonia la tensione e l’equilibrio fra l’approccio free di Petrella, tipico del jazzista, e la necessità di realizzare una composizione strutturata tipica di un artista elettronico come Tomat (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria).

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