Casa Bentivoglio, da noi a voi sulle note del jazz. Francesco Bearzatti e Jimmy Villotti

Il 14 e il 16 aprile, alle 19:30, sul canale 118 LepidaTV

14 Aprile 2020

Prosegue la collaborazione con la Cantina Bentivoglio di Bologna che con il format “Casa Bentivoglio, da noi a voi sulle note del jazz” continua a trasmettere jazz dal vivo tutti i martedì e i giovedì alle 19:30 aderendo al palinsesto di #laculturanonsiferma, offerta quotidiana dell’Assessorato alla Cultura e al Paesaggio della Regione Emilia-Romagna in onda tutti i giorni su LepidaTV, canale 118 del digitale terrestre e canale 5118 di Sky, dalle 18:00 e sulla pagina Facebook della Cantina Bentivoglio e sulla pagina Facebook di Emilia-Romagna Music Commission.

Il protagonista della diretta streaming in programma il 14 aprile, alle 19:30, è Francesco Bearzatti. Narratore innamorato delle parole e capace di prodigiose innovazioni, straniero sempre e ovunque eppure profondamente italiano, musicista all’eterna ricerca dell’altro, attirato irresistibilmente dai processi rivoluzionari purché liberi e mutevoli e non rigidi, Francesco Bearzatti ha trascorso l’infanzia nella provincia friulana. Con i coetanei ha condiviso i primi amori musicali, ascolti da rockettaro vero: Led Zeppelin, Deep Purple, poi è arrivato il punk, Ramones, Sex Pistols e tutti gli altri. Diplomato in clarinetto al conservatorio di Udine, Francesco approfondisce gli studi a New York, dove ha modo di incontrare anche George Coleman.
Per molti anni si dedica alla musica rock e pop, per diverso tempo si esibisce nelle discoteche locali anche nelle vesti di dj e incide alcuni progetti di musica elettronica che segnano profondamente la sua corsa musicale. Tra le prime e più importanti esperienze formative è il disco “Live At Vartan” – e conseguente tournée negli Stati Uniti – a nome del trombettista russo Valery Ponomarev nel quale si ritrova a suonare con il batterista Ben Riley, storico partner di Thelonious Monk.
Forma nel 1994 il Kaiser Lupowitz Trio, formazione legata al periodo veronese e composta da Enrico Terragnoli alla chitarra e Zeno De Rossi alla batteria. Insieme registrano “Dommage”, che gode anche della partecipazione di Kurt Rosenwinkel alla chitarra e “You Don’t!”, inciso al Systems Two Studio di Brooklyn.
Il primo disco da leader è intitolato “Suspended Steps”, inciso nel ’98 per la Caligola in quartetto con Paolo Birro al pianoforte, Marc Abrams al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria.
Il periodo seguente, gli anni trascorsi in Francia, a Parigi, segnano per Francesco l’apice della sua corsa artistica. Stringe un’ottima amicizia con Aldo Romano e partecipa alle registrazioni di “Because of Bechet”. Proprio in quell’occasione incontra Emmanuel Bex, virtuoso suonatore di organo. I tre formano il Bizart Trio capeggiato da Francesco e registrano “Virus” per l’Auand di Marco Valente (2003) e replicano l’anno seguente con “Hope” nel quale compare anche Enrico Rava. Nel 2003 viene votato Miglior nuovo talento al Top jazz indetto dalla rivista specializzata Musica Jazz.
Tra le molte collaborazioni, sicuramente di rilievo è quella con Giovanni Mazzarino. Francesco prende parte a diverse incisioni sia del quartetto che del quintetto del pianista siciliano.
Prende parte al nuovo disco di Gianluca Petrella “Indigo 4” per la Blue Note ed è tra i protagonisti del quintetto di Stefano Battaglia con il quale ha già inciso un disco-tributo a Pier Paolo Pasolini.
Vince nell’ambito del referendum Top Jazz 2009, indetto dalla rivista Musica Jazz, il premio come “Strumentista dell’anno sezione ance”.
Nel 2010 “X (Suite for Malcolm)” viene premiato come “Miglior disco dell’anno” nel Top Jazz 2010 e come Miglior Album in Italia da JazzitAward.
Miglior ancia 2011 referendum Musica Jazz e Miglior Sax Tenore Jazz It awards.
Miglior Musicista Europeo 2011 Accademie Jazz Francaise.

Il 16 aprile, ad aprirci la sua casa per offrirci le sue note, ci sarà Jimmy Villotti, grande chitarrista che non ha bisogno di troppe presentazioni.
Nel 1963 viene chiamato dai Meteors, insieme ai quali inciderà due LP pubblicati dalla RCA Italiana e con cui accompagnerà nelle serate Gianni Morandi.
Suona poi con altri gruppi beat, tra cui il futuro bassista di Vasco Rossi, Claudio Golinelli, e il futuro batterista di Ivan Graziani, Gilberto Rossi.
Negli anni settanta forma con Fio Zanotti il gruppo di Rock progressivo Jimmy M.E.C. e comincia a collaborare come session man con artisti di rilievo.
Negli anni seguenti si dedica alle collaborazioni con artisti di successo: Lucio Dalla, Francesco Guccini, Claudio Lolli, Sergio Endrigo, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Gianni Morandi, Stadio e Paolo Conte, che gli dedica la nota canzone “Jimmy Ballando”. Dopo una vita da turnista Jimmy decide di dedicarsi alla sua vera passione, il jazz, immergendosi quotidianamente nello studio e dedicandosi alla sperimentazione.
Fra i suoi punti di riferimento ci sono Steve Grossman, Tony Castellano, George Coleman, Al Bacon e René Thomas.

Casa Bentivoglio contribuisce alla campagna di raccolta fondi per l’emergenza Coronavirus istituita dalla Regione Emilia-Romagna.
Le donazioni possono essere fatte con versamento sul conto corrente IT69G0200802435000104428964 intestato ad Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, indicando in causale l’hashtag #casabentivoglio.